No. 1
Il nulla è il cuore dell'essere, diceva Sartre,
e noi siamo vuoti come le scatole finite
paglia e vernice1 da bruciare nelle nostre case di lusso
in quella terra vuota e sporca come il nostro fiato.
Non siamo Sartre e non siamo Eliott
ma ci han detto che possiamo parlare lo stesso.
E le piante, le pietre non parlano, stan ferme,
e sono qui da molto più di noi, non urlano più,
il senso inciampa nelle parole che sfioriamo
e una qualche eternità da comprare qui intorno
occupa tutto il guardare questi sassi di fronte:
un'eternità che ci ammazza
e ci lascia solo il tempo
per domandarci cosa abbiam fatto di noi:
un'eternità carogna, fatta di paglia,
di sogni di bicchieri e di mattine che vengono.
Un'eternità lunga e slavata:
un'infinita nebbia di sabbia.