Numero 2 - Dicembre 2018

O, secondi, o, costumi

Vicino alla gondola rotolava una bottiglia ubriaca e là vicino, tirando con se la sua rifrazione d'acqua, un, non troppo sobrio, spreco di sole. La prua era nervosa, rimbalzava sotto la gamba del gondoliere, la gamba sobbalzava sotto la pressione del corpo gonfio, gli occhi si riflettevano dall'immagine al gesto dei turisti, l’unico ad essere fermo era il cappello, come appiccicato al panorama, abbinato alla bianchezza della cupola.

La tensione cresceva quando i passeggeri ci si avvicinavano, volendo fotografarsi accanto alla gondola, aggrappati alla gondola, cullandola e chiedendo a lui, l'unico che non aveva raccolto la sua merce mattutina dai turisti, one selfie if he can, just one picture by the boat (un selfie se può farglielo, solo una foto vicino alla nave). È stata la mano ad essere l'unica che, grattando velocemente e in modo asincrono il pantalone, forse poteva rivelare cosa stava succedendo nella testa sotto il cappello fisso... 

La massa si sventolò, il mormorio si fermò, gli parve un solito momento prima di trattare sul prezzo per il giro in cui di nuovo avrebbero piegato la testa sotto i ponti. Le gocce del sudore gli impedivano di assumere un'espressione più versatile e astuta/o, e il suo volto era solo un segno di aspettativa, oltre la misura di una persona interessata. Decise, dopo quattro anni di lavoro, di chiedere il prezzo più alto.
Le dita intrecciate mandarono un'esclamazione generale all'acqua, e lui si girò automaticamente verso quel lato: "C’è un vestito nell'acqua" urlò qualcuno, e una parte dei turisti abbassò le mani verso le fotocamere. E infatti, sulla superficie verdastra stava disteso un vestito, passava attraverso le linee vaghe dell'acqua come un serpente nel terrario. "Sensazionale, il prezzo più alto!," pensò e saltò, nuotò verso l'uomo annegato.
Il vestito ondeggiava lentamente e al quarto mosso fu chiaro che non sapeva nuotare. Per un momento, nella maggior parte dei volti si poteva vedere l’invidia di coloro che fotografarono già la vicenda. "Un uomo nell'acqua, un uomo nell'acqua!", esclamarono locandieri, venditori di maccheroni e di bigiotteria.
Il vestito scompariva in direzione di una delle chiese, e il cappello stava là, come unificato con la superficie che lo teneva sull’obbiettivo del passeggero. Stavo guardando il gondoliere, e a causa delle gocce sul corpo che assorbivano e travolgevano la luce, rendendo il freddo il caldo, mi resi conto che stesso lui sembrava nudo.

Tradotto da Ana Nedić

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